Ritiro di Quaresima per le Coppie

A cura di fr. Alessio Prosperi e fr. Raffaele Messa

Nell’Ottavo Centenario della stimmatizzazione di San Francesco d’Assisi, sembra doveroso fermarsi a riflettere sull’Amore Ferito, e specularmente, sulle Ferite che l’Amore provoca. L’Esperienza del Santo, nel luogo che ne porta i segni, assume tutte le caratteristiche dei dinamismi umani che esprimono l’amore-dolore in un cammino di consapevolezza. La consapevolezza poi, libera dall’illusione che esista un amore immunizzato dalla “passione” e forse questa, è la malattia pandemica più̀ diffusa tra le nostre giovani generazioni, impreparate e sprovvedute verso ciò che produce verità̀ e quindi sofferenza. L’amore ci smaschera, perché̀ solo chi ama davvero resiste alle tempeste e riesce ad arrivare in “cima”. Per questo l’amore e la verità̀ viaggiano sullo stesso treno e scendono alla stessa stazione cioè̀ “l’altro in quanto altro-da-me”. San Francesco, in questo luogo di grazia, ha approdato nell’Altro per eccellenza smettendo di adorare se stesso (FF 1403/8).
Anche nella vita di coppia le cose non cambiano, anzi, avendo il “Cristo” configurato sacramentalmente nel coniuge, passione e verità̀ s’incarnano, senza discontinuità̀, nelle membra di carne ed ossa dei due, resi sempre più̀ “uno” dallo scorrere del tempo. È nel tempo infatti, la verifica del dono. In ogni stato di vita, il rischio e rappresentato proprio dal “dono-ritirato” nella prova, proprio quando è necessario far valere la potenza che il dono nasconde in sé.

In questo Ritiro di Quaresima, tenteremo di attraversare questo “mistero grande (Ef 5,32)” dell’amore-dolore, con la consapevolezza che solo l’ultimo giorno ne rivela il segreto. Il paradosso è proprio comprendere che il “segreto” è arrivare all’ultimo giorno di ogni scelta di vita.